Voglio essere bastardognola, o forse solamente donna/parrucchiera/stylist e voglio trovare il pelo nell’uovo, anzi, il “capello”: va bene tutto, ma “castano please go to Correa”. È ora di darci un taglio, il biondo non è il suo colore.

Questa è l’unica critica che è possibile muovere nei confronti del Tucu.

Lo abbiamo ripetuto 100 volte e lo ribadiamo 101, Joaquin è stato il secondo esborso economico più costoso dell’era Lotito, dopo Maurito Zarate. È praticamente l’anello di congiunzione tra una Lazio a basso budget ed una più fastosa.

Arrivato a Roma con il pesante fardello di far dimenticare Anderson, il sostituto eccellente ha molto in comune con l’ex.
Sbarbatello talentuoso, ha faticato a trovare una sua reale dimensione, discontinuo forse, ma proprio come Pipe quando s’accende non ce n’è per nessuno.
Scuola brasiliana e scuola argentina a confronto.

Il suo percorso a Formello è iniziato dalla gavetta dello spaccapartite vecchia maniera, ha impiegato però pochissimo tempo a scalare le gerarchie di Inzaghi fino a diventare uno tra i suoi più fidati scudieri. Correa, what else?

Ok, l’uomo del mercato biancoceleste è Milinkovic, ma tra le varie smentite anche El Tucu è finito nella polveriera delle voci. Chi lo voleva a Napoli, chi addirittura lo ha indicato come sogno di Cholo –  mi inchino – Simeone tra le fila del suo Atletico Madrid.

Sarà vero?

Attendendo una ennesima smentita ufficiale, Joaquin sta creando il suo personale seguito di “scooppettari da strapazzo“.

L’attenzione intorno a lui è andata pian piano crescendo sul finale di stagione, le sue attitudini in campo si sono rivelate in tutto lo splendore, il guizzo argentino “mascherina ti conosco” (vedere – di nuovo – Maurito Zarate).

Non più Alberto, l’uomo più chiacchierato dopo Milinkovic sul mercato è proprio El Tucu.

Cessioni eccellenti non sono nei pensieri della dirigenza, sai che fatica poi trovare un altro Correa ed al momento il club capitolino chiude la porta a qualsiasi offerta, vera o presunta, che possa arrivare per lui.

Escludendo un qualsiasi cambio di sorta, ripetiamo insieme: JOAQUIN CORREA È INCEDIBILE.

NB. Le vie del mercato sono come quelle del Signore… Infinite.

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